Comunicato n°21 del 07 Luglio 2020

Il Presidente del Comitato Regionale Stefano Bandolin

COMUNICA

che in data odierna, a seguito comunicazione da parte del Settore Pista Nazionale dove riconosceva alla gara ID 153723 la caratterista di Gara di Osservazione di Interesse Nazionale, il Settore Pista Regionale ha approvato la Gara denominata “1° Prova Master delle Piste FVG 2020” che verrà organizzata dall’ ASD Amici della Pista PN e si svolgerà presso il Velodromo “Bottecchia” di Pordenone nelle giornate di mercoledì 08 e giovedì 09 luglio, con il seguente programma di gara:

MERCOLEDI 8/07/2020
Esordienti 1° e 2° anno Omnium ( 200 mt lanciati – 400 mt da fermo)
Allievi – Donne Juniores – Donne Under 21 Omnium ( 200 mt lanciati – Inseguimento Individuale 2000mt)
GIOVEDI 09/07/2020
Juniores- Under 21 – Donne Elite (400mt lanciati – Inseguimento Individuale 3000 mt)
Donne Esordienti e Allieve Omnium ( 200 mt lanciati – 400 mt da fermo)

Si rammenta che la manifestazione dovrà rispettare le linee guida ministeriali, i protocolli federali e i decreti regionali.


VARIAZIONE DI CALENDARIO

Si comunica che la ASD Tutti in Pista San Giovanni al Natisone ha inviato richiesta di variazione della data della Seconda Prova Master delle Piste FVG. La data sarà comunicata quanto prima. ID GARA 153961


Alla luce delle numerose richieste di chiarimento riguardo le responsabilità derivanti dalla ripresa dell’attività, la Federazione chiarisce alcuni punti sia per quanto riguarda la responsabilità civile che penale.

RESPONSABILITA’ CIVILE – Per quanto riguarda la responsabilità civile legata al rischio di contagio durante l’attività sportiva, sia essa all’interno della propria società che in occasione di manifestazioni, su diretta richiesta della Federazione, l’attuale Assicurazione (in essere per i tesserati federali) ha chiarito che la stessa copre anche eventuali danni provocati da attività della Federazione che portassero ad un contagio da Covid-19.

RESPONSABILITA’ PENALE – Relativamente alle responsabilità penali, la Federazione ricorda che l’art. 29 bis della legge di conversione (legge n. 40 del 5 giugno 2020) del D.L. 23/20 introduce una norma che limita la responsabilità dei datori di lavoro per infortuni da Covid-19, dopo che l’art. 42 del D.L. “Cura Italia” (D.L. n. 18/2020) ha equiparato il contagio da Covid-19 ad un infortunio sul lavoro.

Secondo il nuovo art. 29 bis, introdotto dalla Legge di conversione, i datori di lavoro pubblici e privati adempiono l’obbligo di tutela della salute e sicurezza sul lavoro ex art. 2087 c.c. mediante l’applicazione, l’adozione e il mantenimento delle prescrizioni e delle misure contenute nel Protocollo condiviso dal Governo e le Parti Sociali il 24 aprile 2020 (e successive modifiche ed integrazioni) e degli altri protocolli e linee guida di cui all’art. 1, comma 14 del D.L. n. 33/2020. La norma precisa che, qualora non trovino applicazione le predette prescrizioni, rilevano le misure contenute nei protocolli o accordi di settore stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Quindi, in sintesi, il rischio di contagio e diffusione del Covid-19 comporta l’adozione di specifiche cautele e misure protettive – di qui la fondamentale importanza di osservare le linee guida e di attuare i protocolli di sicurezza – inserendosi nelle ordinarie regole che disciplinano le responsabilità civili e penali dei dirigenti sportivi.


LINEE GUIDA GARE

Lo sport, così come tutte le altre attività che hanno un impatto di tipo sociale, subisce forti disagi dall’attuale fase dell’emergenza COVID-19. La necessità di contenere la diffusione del virus comporta alcune restrizioni legate in particolare: al distanziamento sociale, alla pulizia delle mani, all’igiene dei locali ed all’uso dei dispositivi di protezione individuale. Il ciclismo si svolge prevalentemente all’aria aperta, non ha il contatto fisico diretto tra concorrenti, non richiede l’utilizzo di un unico attrezzo tra tutti i concorrenti ma l’attività di gruppo non può rispettare il distanziamento dei due metri previsto dal decreto.

Tuttavia le attuali normative dettate, in particolare dal DPCM dell’11 giugno, consentono l’organizzazione solo di competizioni di livello nazionale ed internazionale senza la presenza di pubblico, che ciascuna Federazione Sportiva deve predisporre in base alle peculiarità del proprio sport, ma tenendo strettamente conto delle linee guida, approvate dal Comitato Tecnico Scientifico del Governo.

E’ importante evidenziare che la Federazione ha scritto un nuovo Protocollo attuativo ed un protocollo operativo per la ripresa delle gare anche di gruppo e lo ha inviato al Comitato Tecnico Scientifico chiedendo di esaminarlo, in occasione di un incontro per un’audizione, anche perché le Regioni cominciano ad autorizzare gli sport di contatto ma rimandano anch’esse ai protocolli nazionali delle rispettive Federazioni Sportive Nazionali.

Alla luce di questa situazione che, pur essendo in evoluzione, presenta finora limitazioni ben precise, sono state predisposte, analogamente a quanto fatto per la ripresa degli allenamenti, delle Linee Guida corredate da documenti semplificati, attraverso le quali ogni società, che intenda organizzare una manifestazione ciclistica, ha tutti gli elementi per garantire la sicurezza dei partecipanti e delineare con precisione l’ambito di responsabilità di chi organizza, sollevandolo dai rischi legati alla diffusione del contagio.

Come abbiamo detto le Linee Guida sono corredate da documenti semplificati, in particolare attraverso la compilazione del “protocollo per manifestazioni individuali” con allegata una piantina dell’area interessata dall’evento, la società organizzatrice può richiedere, alle istituzioni territoriali competenti, l’autorizzazione allo svolgimento dell’evento. E’ evidente che, in prospettiva di una apertura da parte del Governo per lo svolgimento delle manifestazioni sportive, tale autorizzazione può essere concessa solo se vengono ben delineate, da parte degli organizzatori, le misure di contrasto al contagio del virus adottate in ogni singolo evento.

Un altro strumento fornito a garanzia delle società organizzatrici è quello relativo alla formazione gratuita dei referenti del “Comitato Anticontagio” (altro elemento qualificante per avere l’autorizzazione ad organizzare l’evento). In quest’ambito la Federazione ha realizzato un percorso formativo snello, consistente in un video di due ore in cui vengono fornite tutte le indicazioni necessarie per poter svolgere in maniera adeguata tale ruolo.


SEGRETERIA COMITATO REGIONALE

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio, in riferimento all’art. 1 lettera m) del DPCM del 04 marzo 2020 la dipendente della FCI in servizio presso il Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia lavorerà in regime di “lavoro agile / smart working”.

Si comunica pertanto che gli uffici della segreteria del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia rimarranno chiusi al pubblico fino al termine dell’emergenza epidemiologica.

Restano invariati i contatti:

Mail: friuli@federciclismo.it
Pec: federciclismofvg@pec.it

AFFILIAZIONI -TESSERAMENTI – AMMINISTRAZIONE SEGRETERIA – COMMISSIONI
Valentina Gnan
Mob: 335 5322030 (dalle ore 9.00 alle ore 16.00)
Mail: v.gnan@federciclismo.it


NEWSLETTER

La Segreteria del Comitato Regionale ha istituito una newsletter. Chi volesse iscriversi può compilare il form al link di seguito indicato http://eepurl.com/gXh_9j 


Il Presidente

Stefano Bandolin